Cooperazione internazionale
Bwalya non è mai uscita di casa: non è considerata uguale agli altri bambini, viene vista come strana e i suoi genitori non vogliono che la gente veda e giudichi. Lei ne soffre, è esclusa e le potenzialità che ha rimangono inespresse.
Attraverso il progetto EduCare, Bwalya e 479 bambini e ragazzi con disabilità potranno accedere a spazi scolastici e ricreativi e così studiare e giocare insieme ai loro compagni,potranno imparare con più facilità grazie a metodi di insegnamento specifici e saranno sempre meno vittime di discriminazioni grazie alle attività di sensibilizzazione rivolte verso le famiglie e le comunità. Infine i bambini con autismo ed epilessia potranno essere seguiti in strutture dedicate e da personale medico appositamente formato.
La condizione di Bwalya è comune a tanti ragazzi e ragazze portatori di disabilità in Zambia: la disabilità è vista come una tragedia da nascondere e chi ne è afflitto è emarginato e vittima dello stigma sociale.
I giovani con disabilità non godono ancora degli stessi diritti del resto della popolazione e in alcune aree la loro situazione è ancora più critica: le condizioni di povertà assoluta delle famiglie di provenienza e i costi aggiuntivi per le cure aggravano la loro condizione, alimentando il circolo vizioso tra disabilità e povertà.
L’accesso all’istruzione e ad attività ricreative è ostacolato da barriere architettoniche, bassa preparazione degli insegnanti sul tema disabilità e inclusione, materiali didattici e attrezzature sportive non adatti. E la situazione si aggrava per i bambini con epilessia e autismo, sottoposti a diagnosi e trattamenti inadeguati.
La tua donazione sosterrà i loro diritti alla salute, all'istruzione, al gioco e al lavoro.
Sostieni il progetto EduCare e scopri gli altri su www.celim.it
Bwalya non è mai uscita di casa: non è considerata uguale agli altri bambini, viene vista come strana e i suoi genitori non vogliono che la gente veda e giudichi. Lei ne soffre, è esclusa e le potenzialità che ha rimangono inespresse.
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La condizione di Bwalya è comune a tanti ragazzi e ragazze portatori di disabilità in Zambia: la disabilità è vista come una tragedia da nascondere e chi ne è afflitto è emarginato e vittima dello stigma sociale.
I giovani con disabilità non godono ancora degli stessi diritti del resto della popolazione e in alcune aree la loro situazione è ancora più critica: le condizioni di povertà assoluta delle famiglie di provenienza e i costi aggiuntivi per le cure aggravano la loro condizione, alimentando il circolo vizioso tra disabilità e povertà.
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Milano (MI)
CELIM Onlus
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